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Carnevale 2004: permessi provvisori per l’esercizio dell’arte di strada e del trucco
I tesserini verranno distribuiti presso Palazzo Nani – primo piano (Cannaregio 1105 – 3012 Venezia, ai piedi del ponte delle Guglie) a cura del Servizio Politiche Giovanili del Comune di Venezia e di Promove, nelle giornate di mercoledì 4 e giovedì 5 febbraio con orario continuato dalle 9 alle 14. Gli interessati dovranno presentarsi con un documento di identità valido.
I cittadini non appartenenti all’Unione Europea dovranno produrre copia del permesso di soggiorno oppure una carta d’identità italiana o, per gli studenti, il libretto universitario.
Ogni persona potrà ottenere un solo permesso.
Non sono ammesse deleghe per il ritiro dei tesserini.
Sono disponibili 540 tesserini per truccatori e 350 tesserini per l’esercizio dell’Arte di Strada.
Informazioni: 340.7508577
Attenzione a chi non rispetta i sensi unici per le calli intasate. C’è la multa di 500 euri. In servizio 104 vigili.
Giorni caldi della manifestazione:
sabato 14
domenica 15
sabato 21
domenica 22
martedì 24
La Vesta metterà a disposizione 34 wc mobili (che si fermeranno una volta entrati).
Per il Carnevale si è pensato di dare ai vigili la gestione dell’ organizzazione del traffico. Pieni poteri quindi e nuova immagine quella del vigile relegato da sempre ingiustamente come l’ultima ruota del carro. Potranno chiudere calli e campi, mettere transenne, istituire sensi unici. Se non ricordo male dovrebbero esserci anche quest’anno i vigili travestiti da maschera per intrufolarsi tra la folla e pescare con le mani del sacco i borseggiatori. Nella foto: l’evoluzione del moderno poliziotto urbano.
 
La piazza San Marco si riempie di coriandoli. Il simbolo del carnevale è dovuto al fatto che molti bambini in maschera se li sono gettati addosso in questi giorni in segno di gioiosa e spensierata allegria. Come tutti vi ricorderete, fino ad una ventina di anni, fa il carnevale lo facevano solo i bambini che se l’adulto si vestiva da maschera era preso in giro tutto l’anno. Ora i pargoli hanno capito tutto che se vogliono festeggiarlo lo possono fare solo prima delle date indicate dagli adulti, poi corrono il rischio di essere calpestati dai viados di 130 chili vestiti da conchiglione triste.
 
Giovedì 5 febbraio
Tutto pronto per il Carnevale 2004
Domani scioperano i taxi acquei perché si vuole fare una sanatoria alle imbarcazioni prive di licenza (in servizio in acque marittime), venerdì gli spazzini; incerto lo sgombero dell’immondizie per il periodo del Carnevale (deciderà un’assemblea).
 
Venerdì, 6 febbraio
Psicosi dell’influenza dei polli
Il Carnevale di quest’anno è dedicato all’Oriente. Non passa giorno che qualcuno ci rassicuri che il virus non può intaccare l’Europa e quindi Venezia. Passeremo questi 18 giorni di festa con il cuore in gola? Nella foto sopra: uno degli spettacoli in previsione.
Ecco cosa si presenta agli occhi di chi vuole venire a Venezia in questi giorni. Il palco è quasi pronto, stanno sistemando le luci, e la piazza basta solo riempirla di gente colorata. I negozianti fanno accorrere gli elettricisti per poter finire in fretta le luminarie dei loro locali e le bancarelle sono stracolme di maschere le cui piume sembrano il “cao” con cui i marinai si pulivano il culo.
Almeno per una volta anche le maschere più orripilanti hanno potuto sorridere ai fotografi essendo una delle poche apparse. Nella foto: due…due…?
 
Sabato, 7 febbraio
Carnevale!
Finalmente il grande giorno è arrivato. E’ iniziato il Carnevale di Venezia edizione 2004 dedicato all’Oriente. Peccato che ad accorgersi sono stati tutti eccetto le maschere. In piazza San Marco non se ne potevano contare che sulle dita di una mano. A rimanerci male sono stati i fotografi che come falchi voraci hanno fatto delle corse tipo “il musichiere” al suono della campanella alla prima avvisaglia di uomini mascherati. Ma il culmine è stato nel momento in cui in lontananza, come un profondo rumore di mille bisonti, si sono uditi gli appaganti rumori dei tamburi della “Compagnia della Calza”: gente in costume antico con tanto di doge paonazzo che dovevano in un certo modo dare il “la” alla manifestazione. In quel momento tutta la gente si è letteralmente tuffata su di loro con sguardi liberatori e i fotografi finalmente hanno potuto sfoderare chi le Nikon D2h, chi le Leica M. A prova che non c’erano maschere da ammirare (vedi foto sopra), i soliti “fermi” che domandavano soldi per farsi fotografare. Chissà cosa pensavano i foresti se fossero la prima volta che venivano a vedere il famoso Carnevale.
 
Anche gli spazzini hanno avuto i loro pochi minuti di gloria sostituendosi, nella fantasia della gente, al maghetto della Rowling. Notare le due robe rosse e verdi dietro.
Una delle cose più riuscite di ieri: il concerto di Patty Pravo.
 
Carnevale di Venezia 2004
Tutto non si fa per niente. Da due anni vediamo la facciata Nord della basilica avvolta nel suo “classico manto restaurativo bianco”. Ma alla vigilia del Carnevale, con la previsione dell’arrivo di migliaia di persone e delle ovvie telecamere a seguito di turisti da ogni parte del mondo, qualcosa è spuntato: il mini tabellone della Sai le cui lettere nere sfiorano la dimensione di un metro d’altezza il carattere. Un gran bell’affare!
Carnevale dei bambini
Per il momento l’edizione 2004 del Carnevale di Venezia verrà ricordato come il Carnevale dei bambini. Finalmente, dopo anni, i deliziosi pargoli sono i veri protagonisti della festa vista l’assenza delle maschere tradizionali. In giro, a ricordarci della manifestazione sono solo le bancarelle e i negozi addobbati all’inverosimile. Già qualche gondoliere azzarda la classica battuta, rivolgendosi all’amico bruttino e vestito male: “Ciò! Ti se vestìo da maschera?!” A prova che se qualcuno gira per il centro mascherato da cicisbeo sarebbe fuori luogo. Nella foto sopra: la figlia di mio cugino Nicola.
 
Lunedì, 9 febbraio
Se il weekend ha avuto poche maschere immaginatevi il lunedì. Le uniche che si sono potute ammirare erano quelle dei venditori di souvenir e dei truccatori: musi lunghi simili al fantasma di Scream. La giornata è stata un’altalena di nebbia e sole e la previsione dice una zona di alta pressione sulla gran parte d’ Europa, quindi ancora nebbia. Nella foto sopra, una scena quasi normale in una Venezia di inizio millennio: lo sposalizio di una coppia di cinesi. Subito fotografati da mille fotografi in forti crisi d’astinenza.
In piazza San Marco alle 18,15 si è potuto assistere ad uno spettacolo dedicato a Federico Fellini. Peccato che una delle cose buone del programma 2004 del Carnevale sia stato snobbato. Infatti c’erano si e no 200 persone. A proposito: è finito il simil-sciopero della Vesta e le calli sono state sgomberate dalle immondizie.
Altra storia: i truccatori. Vagano per il centro con le loro cassette del latte che servono per appoggiarsi i trucchi per poi proporre alla gente il “makeup”. Durerebbe solo una sera. E chi ci va in ristorante col fiore sulla faccia di questi tempi? Ma non ci scoraggiamo. Come si dice: “Se no fa prima fa dopo”. Vedrete il weekend…
 
Mercoledì, 11 febbraio

Venezia è vuota. Provate a vedere la webcam appena istallata dal Comune (che dovrebbe mantenerla tutto l’anno, speriamo…) e contate le persone presenti in piazza San Marco. Nella foto sopra: un pagliaccio che tenta di farsi “la piazza” muovendosi e contorcendosi come fanno di solito i pagliacci con il pubblico formato da mamma e bambino in carrozzina con il sottofondo del maglio dei restauri della riva. Clicca sulla foto per uno sfondo degno di quelli proposti dal Comune.
 
Come avrete sicuramente visto, c’é la webcam in piazza San Marco. Ma dov’é messa? Sulle finestrelle ovali in alto alle procuratie nuove. Clicca sulla foto per un 800 x 600. Interessante, no?


Sfondi, sfondi, sfondi. Come resistere a non scaricarsi questi eccezionali sfondi per il Vostro desktop?
 
Giovedì, 12 febbraio
Finalmente!
Finalmente ieri s’é vista qualche maschera in più rispetto gli altri giorni. Forse il sole, forse l’avvicinarsi del “vero carnevale” ha fatto apparire Venezia come la città del mascheramento per eccellenza. Nella foto sopra: Oriental Express. L’Oriente in maschera.
 
Venerdì, 13 febbraio
Attenzione all’urbano armato
Come sapete, nel weekend, con la previsione dei molti arrivi e con le conseguenti calli intasate, i vigili urbani avranno carta bianca per quello che riguarda l’organizzazioni del traffico. Saranno loro a gestirlo e a decidere anche se dare una multa (anche di 500 euro) per chi va contromano nelle calli coi sensi unici. Nella foto sopra: deterrente per chi tenta di far capire al vigile che lui è veneziano e che non può rispettare codesti divieti a “casa sua”.
 
Sabato, 14 febbraio
Scoppia il Carnevale!
E’ sabato di Carnevale. La città pullula di mascherine e cotillons. I vaporetti sono stracarichi di curiosi che vogliono essere protagonisti della manifestazione famosa in tutto il mondo. Quante odi, quante espressioni si sono sprecate per cercare di cogliere l’anima della festa. Da oltre 800 anni il Carnevale impazza, nel bene o nel male, in questa unica città. Nella foto sopra: tradizionali mascheramenti.
 
Weekend 14/15 febbraio
Sabato sera, piazza San Marco. Dopo la presentazione delle Marie, la musica ha continuato per ancora un po’ e, verso le 20, un gruppo festoso si è unito al tutto con le sue musiche di sempre. Un classico del Carnevale: gli Hare Chrisna. La nenia con tanto di bandiere colorate (non vogliono avere simboli ma già il fatto di avere le bandiere diversamente colorate è già un simbolo) ha continuato per un oretta con molta soddisfazione mista ad eccitazione della setta. Tutti i turisti a cantare con loro con tanto di bottiglie di Coca Cola riempite di Merlot scadente.
 
Via gli Hare Chrisna, sotto quei simpaticoni dei tedeschi con i loro strumenti a percussione e tromboni. Fino alle 23. Poi è toccato agli americani sbronzi di merlot scadente ad arrancare tra coriandoli e bottiglie di amari rotte per terra. Un ringraziamento alla Vesta e ai loro Harry Potter.
 
Martedì, 17 febbraio

L’anno scorso, hanno fatto notizia i travestimenti adottati dalla polizia urbana per combattere il fenomeno del borseggio nei giorni di calca. Vigili travestiti chi da Uomo Ragno, chi da Pulcinella, chi da Ballanzone, hanno potuto intrufolarsi tra la folla e mettere a segno numerosi tentativi di ruberie. E’ questo il metodo adottato anche quest’anno e non pubblicizzato per dissuadere ancor più i ladri? Clicca sulla foto per un 800 x 600 sui probabili vigili mascherati.
La Mazda ha sponsorizzato la manifestazione di quest’anno mettendo in mostra alcuni suoi modelli in giro per i campi. La sua presenza si è limitata a questo. Non male.
Come saprete, Venessia.com è un sito un po’ diverso dagli altri. Non ha foto di alta qualità ma particolari. Per questo ho deciso di non inserire alcuna foto classica di maschere. Per vederle potete andare nell’altro mio sito, più serio, o di svolazzare per la rete. Ce ne saranno una caterba!
 
Lino Toffolo. Un grande. Un tipo schietto che ha portato la Venezia semplice alla tv. Da anni. Qualcuno ha la possibilità di farmelo conoscere? Quanto sarebbe bello averlo ogni tanto come collaboratore di Venessia.com! Lo si può incontrare in questi giorni nella baracca del Lotto in piazza.
 
Maschere. Nell’esempio della foto, questa dev’essere l’unica maschera sorridente del Carnevale di questi giorni di maltempo.
 
Mafia della carità. Non le risparmiano neanche sotto la pioggia, neve, freddo e vento…
 
Quello che più colpisce quando fa la sua comparsa sul palco di piazza San Marco è lo stordimento che ti assale. E’ vestito da damigello del ‘700 tutto di nero: è lo speaker ufficiale del Carnevale. Il suo non è un parlare ma una altalena di ottave sparate a decibel fuorilegge. Gridolini, starnazzate, gaudio a mille, rimbrotti severi stile Paolo Poli.
“Ma guardaaa chi tze sull’altro paalcooo (il vicino palco del gioco del Lotto. N.d.S.)…Ma chi non lo riconoscee?!” Dice il tipo finto tenebroso. “Ninooo? Ninooo?! No, aspettate, si chiama Lino…Linoooo? Lino Toffffoloooo?! Ma ciaaaaaoooo!” Questo è uno dei suoi interventi tipo.
Ma anche questo è Carnevale. Travestimenti e grida senza ritegno né vergogna. Chi si non si esalta dietro ad una maschera? Chi si pone freni? Questo da centinaia di anni. Evviva dunque il Carnevale.
Sabato se n’é andato in un cielo giallo arancione degradato poi in grigio topo funebre per finire col classico blu tenebra.
Chi voleva fotografare una maschera non può non rimanere meravigliato quando, tornato a casa, si guarda rettangoli gialli pieni di impalpabili fantasmi. Le maschere come insetti dentro ambra.
 
Mercoledì, 18 febbraio
Ma la vita notturna a Venezia nel periodo di Carnevale dove si svolge? Nella foto sopra, un’ esempio di cosa potrete trovare se passate per il centro: quattro bancarelle, 15 vù comprà, uno slavo che vende pupazzi, una mezza dozzina di venditori di rose colorate, un’altra mezza dozzina di venditori di collanine intermittenti laser e una dozzina di nottambuli.
Chi indossa il classico favoloso vestito luccicante e colorato sicuramente ha parecchi soldi. Dopo un po’ impari a ricordarti i molti vestiti che passano per la piazza San Marco e noti che li vedi da tre settimane. Normalmente alloggiano nei migliori hotel. Quelli della foto sopra invece sono giapponesi. Arrivano da Firenze e ancora prima da Roma, restano a Venezia il tempo per mettersi una cappa nera e la maschera in plastica con l’etichetta e il prezzo. Tutti uguali. Giro in gondola, vetreria, ristorante e via. Tutto di fretta.
 
Giovedì, 19 febbraio
Giovedì bagnato
Nulla di buono in previsione per l’ultima settimana di carnevale. Dopo un periodo di assenza di pioggia, si prevedono acquazzoni, acqua alta e addirittura bufere di neve. Per occasione, l’associazione commercianti propone il concorso “L’urlo di Munch” riservato agli ambulanti locali. Sul palco allestito in Piazza verranno messe al voto le migliori maschere.
Vita da maschera. In silenzio tutto il giorno altrimenti ci si lava tutta la faccia dal sudore condensato dentro la maschera. Processione continua con passi lenti e misurati. Accesso alla toilette molto difficoltoso, come difficoltoso dev’essere grattarsi e fare altre cose del genere. Con quei vestiti pesanti non è uno scherzo portarli tutto il giorno addosso. Come pure dovrebbe essere una tortura annusarsi quando ti scappa una scoreggia: quella ti resta per tempo incommensurabile con tutti gli ovvi risvolti (il velluto assorbe come viene assorbito l’odore del pino nel Arbre Magique). Nella foto sopra una maschera che fotografa.
 
Giovedì, 20 febbraio
Premio speciale
Un premio “fuori gara” è stato istituito a tempo di record nell’occasione della nevicata di ieri. Un premio alla miglior maschera presente in piazza San Marco.
 
Ma, via dalla folla, non resta che approfittare del galeone di Jesolo e di festeggiare al suono dello scroscio d’acqua. Le maschere che non possono avere accesso ai Caffé più importanti sembrano savoiardi inzuppati nel Tiramisù. I turisti arrivati comunque a frotte, percorrono le calli alla ricerca della maschera perduta. Tutti in fila indiana visto che il tema del Carnevale di quest’anno è l’Oriente. Ma chi ha avuto molte soddisfazioni sono stati i bar e le chiese: mai così piene di fedeli a riparo dal peccato e dalla pioggia. Ma c’é ancora la domenica da far passare. I negozianti ti guardano come fossi un personaggio importante. Gli ambulanti tentano di venderti la maschera appiccicandotela sul viso come un’alga vorace. Gli sconti sono disumani. Un consiglio: approfittate.
 
Sabato, 21 febbraio
Weekend di Carnevale
Istruzioni per l’uso
 
Domenica, 22 febbraio
Carnevale a Venezia?
Siete pronti con l’inchino? Giù!
Già pronto il poster del prossimo Carnevale! Richiedilo!
 
Lunedì, 23 febbraio
Soluzioni
L’anno scorso, nell’occasione del Carnevale, la piazza San Marco è stata coperta con del telone bianco come una ragnatela scesa dal campanile. Perché l’hanno fatto col sole invece di quest’anno con la pioggia?
Chi non si è fatto il trucco approfittando dei 540 truccatori presenti a Venezia nell’occasione del Carnevale? Ora sono passati di categoria per la presenza dell’elemento pioggia. Più che disegni sul volto sembrano tratti di Van Gogh o opere di impressionisti francesi.
La proposta di fare il Carnevale anche nel periodo estivo prenderà sempre più forma nella testa dell’organizzatore Laudadio? Che le piogge di questi giorni e la fame dei commercianti e albergatori facciano da innesco? Dopo l’idea di Lino Toffolo di far durare il Carnevale tutto l’anno e quindi per sempre, una raccolta di firme per almeno di salvare il salvabile e di pensarci seriamente. Pensate: Venezia porto franco, Carnevale estivo al Lido con la conseguente rivitalizzazione dell’isola, quello invernale a Venezia. Porto franco anche per gli artisti trasgressivi che correranno a frotte in laguna. Del resto non si inventerebbe niente. Questa era la Venezia del ‘700.
 
Martedì, 24 febbraio
Martedì grasso
Come abbiamo visto, le eteree maschere che si esibiscono a Venezia non hanno sesso. Il loro atteggiamento è sensuale, magico e misterioso. Le loro movenze sono lievi e meditate, lente, feline e sinuose. Sono oggetti. Non mangiano, non cagano, non si mettono le dita nel naso e non respirano facendo rumore. Ma tutti sanno che la befana non esiste e pure loro hanno qualcos’altro da fare oltre che fare la maschera. Molte, come vampiri scoperti nel chiarore dell’alba, si nascondono per mangiarsi il panino con la mortadella e di sgolarsi la Ceres col rutto nel buio di una calle deserta. Altre si levano l’abito nei Caffé scoprendo un viso che nulla ha a che fare col piumaggio della coda da uccello del paradiso e mettendo in luce miriagrammi di adipe tenuti a bada dal largo del loro abito. Altre ancora si rivelano ancora più belle senza maschera.
 
E come al solito anche per i colombi di piazza, più grassi, ritornerà la fame dell’inverno.
Webcam di piazza San Marco. Dovrebbero, una volta finito il Carnevale, levarla. Perché? Ma chi sarà stato a posizionarla proprio centrando la torre dell’orologio in restauro invece che tenendo la basilica in primo piano? Perché dobbiamo tenerci solo quella di fronte ad un imbarcadero dell’Actv?
E’ previsto l’arrivo di circa 80.000 persone ma anche brutto tempo. Stamattina abbiamo avuto 0° e forte vento misto a pioggia anche se le previsioni danno un miglioramento soprattutto in serata. Riusciremo a vedere il concerto dei Panjabi Mc e la sfilata delle Marie?
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