C’é sempre stata dalla notte dei tempi. Quando i Nostri si sono rifugiati nelle isole era uno dei problemi assieme a quello delle acque infestate di zanzare però abbiamo continuato a costruire ed eccoci qua. Il riscaldamento globale poi ha contribuito non poco ad alzare il livello delle acque che sono ora sempre più frequenti.

É un progetto costosissimo (in quei anni era più facile scegliere i progetti più costosi perché i politici potevano intascare più grana) nato alla fine degli anni ’80 ed è quello che doveva risolvere il problema delle acque alte tappando le tre bocche di porto fino all’abbassamento dell’acqua. Sempre per colpa del riscaldamento globale però, gli esperti ci dicono ora che sarà inutile (casomai funzionasse) perché, se i ghiacci si sciolgono così come prevedono, l’acqua sorpasserà in altezza il catafandro. La soluzione? Se vogliamo mantenere così com’é adesso questa meravigliosa città bisognerà alzare delle paratie fisse tutto attorno la laguna con delle idrovore per il ricambio dell’acqua.











Qui sopra le immagini e un’insieme di spezzoni di video presi dalla Rete che mostrano l’acqua alta eccezionale del 12 novembre 2019 quando l’acqua ha raggiunto i 187cm. Seconda acqua acqua alta di sempre dopo il 4 novembre 1966 con 194cm.
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Veneziano che risale da un rio infestato da pantegane
4 novembre 1966: io c’ero! di Gigio Zanon E ho passato tutta la giornata con l’acqua fino alla cintura dentro la trattoria che gestivo: l’ Aquila Nera, in quel di S. Bortolomio. Erano già diversi giorni che pioveva e che stagnava uno scirocco da tagliare col coltello tanto era denso e umido. Mia moglie era ricoverata in Ospedale in attesa del mio primo figlio ed era stata ricoverata giorni prima in quanto era previsto un parto non proprio ottimale, ed io ogni mattina verso le sei andavo a trovarla per vedere come procedeva, poi andavo prima a far la spesa a Rialto, quindi andavo ad aprire la trattoria. Per quel 4 novembre, allora era giornata festiva e si faceva il ponte dei Santi dei Morti e dell’anniversario della Vittoria del 1918, la spesa era già stata fatta essendo – appunto – giornata festiva e gli acquisti lo avevo già fatti il giorno prima: compreso il pane, che poi sarebbe tornato più che utile per altri motivi che dirò. Aveva piovuto tutta la notte e quella mattina mi accingevo ad andare verso l’Ospedale dalla mia abitazione di S.Lio, quando arrivato giù del ponte delle “Paste” davanti al “Forner” l’acqua era già alta. Sopra la testa gravava una cappa di umidità e vidi che l’acqua non calava, bensì cresceva e velocemente. Aveva iniziato anche a piovere, di quella pioggia sottile e costante: proprio come quella da scirocco. |