START | Veneziani |  soprannomi dei gondolieri.

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El sorse (il topo) : piccoletto e grassoccio che intruffola dappertutto.

Bachete (Sergio Vianello): per la magrezza.

Starace: bancal (lavorava dello stazio della ferrovia) in ferrovia: autoritario.

Hitler : capo bancal (capo dello stazio) in ferrovia super autoritario.

Nanarea (anatra): per la smisurata passione per la caccia

Calimero: piccolo ma forzuto, capelli nerissimi…in pratica assomigliava al famoso personaggio della pubblicità degli anni ’60

Falcheto : perché non perdeva un lavoro

El beo : sempre elegante con la marinera (l’indumento superiore tipico del gondoliere) e il cappello da gondoliere.

Caronte : per la forte voce.

Ripoin : per la pelle scura come il ripolin , la pittura nera usata per dipingere le centine delle gondole.

Mortadea : non mangiava carne e salumi ma solo minestre e mortadella.

Gratasassi : perche’ andava de grata. (de grata: rubacchiare)

Chichirichi : perché eraisterico come i gaeti (galletti).

Cabrini: era il suo sosia.

Fioco: perché’ usava il caratteristico berretto da gondoliere con il fiocco.

Capotina: perche’ indossava ad ogni su uscita una caratteristica cappottina della Marina Militare.

Cerin: grande e grosso ma con la testa piccola e arrossata..

Mamanomealso: sua madre lo svegliava anche quando non era di turno… (ricordato da un ultranovantenne gondoliere)

Marieto Fero: piccolo di statura ma muscoloso e dotato di forza eccezionale.

Tumòrro nàit (tomorrow night): gran bevitore, non sapeva una parola di inglese e quando si avvicinavano i turisti per chiedergli informazioni per un giro in gondola, rispondeva sempre con le sole parole che conosceva: “tomorrow night, my friend” (domani sera, amico mio).

Rioba: Gondoliere del Molo di San Marco chiamato così perché si è rifatto il naso. Rioba è una delle statue di marmo in campo dei Mori a Cannaregio famoso per il suo naso rotto e aggiustato con un naso di ferro.

Magnapugnai: perche’ minacciato da una persona con un pugnale sembra abbia detto “Mi i pugnai i magno!”

Andrea “el Cuca”: per le vantate conquiste da giovane.

Daitan: perchè gli piacciono molto i cartoni animati giapponesi.

Tamagoci: dal nome del personaggio del giochino giapponese, che deve essere accudito, dargli la colazione al mattino, accendergli il lume ecc. conosciuto allo stazio Ferrovia, garbato e gentile, terza generazione di gondoliere.

Peri: d’estate mangiava solo pere. I suoi figli si chiamano Pereti.

Mustaci de nailon (mustacchi di nylon): al posto dei mustacchi ha solo pochi peli e all’insù.

Patate (fratello di Mitraglia): perché quando parla sembra abbia delle patate in bocca.

El Negus: di pelle scura e fisico molto tirato (traghetto di San Tomà)

Pippon: per vie delle pippe (masturbazioni) che si faceva (traghetto di San Tomà)

Tenente Colombo: avevo l’occhio di vetro e assomigliava a Peter Falck.

Strachin: aveva problemi alle gambe

Conan: quando si metteva a avoro era spesso ubriaco e gridava. In più era grassoccio.

Virgola: perchè (specialmente da ragazzino) fisicamente magro e perchè quando voga prende l’aspetto piegato di una virgola (come la virgola in punteggiatura).

Gaina: perchè da giovane aveva lavorato come ragazzo di bottega di un macellaio.

Muscoeti: Gondoliere di Santa Sofia degli anni passati, figura mingherlina con muscoli delle braccia in evidenza.

Bagiocco (baioco): gondoliere un po’ tardo. Un inesperto.

Occhi di fata: affetto da leggero strabismo, famosissimo personaggio protagonista di:sbornie leggendarie, innumerevoli aneddoti, incredibili amicizie. Tra queste Hugo Pratt; in un racconto Corto Maltese dice rivolgendosi a un gondoliere:buona notte, occhi di fata, vorrei andare al ghetto vecchio da Melchisedech, lo conosci?

Notola: in veneziano pipistrello perché “ama vivere di notte”.

Verzotto:nipote o pronipote di Verzotto, regatante degli anni 30. Di cognome fa Costantini.

Nanoci:gondoliere del molo figlio di Nanoci dello stesso stazio.

Paste: goloso di dolci ,vecchio gondoliere di cognome Lazzari. L’ultimo Paste è Marco, giovane gondoliere del Molo.

Gruviera: incredibile somiglianza con un topo di un film d’animazione.

Strigheta: mitico” Albino Dei Rossi” quindi i figli “Giorgio Bruno Franco” tutti gondolieri tutti “Strigheta”

Crea: Italo Vianello detto “Crea” gondoliere campione delle regate zio di Franco”Crea” RE del remo.

Lupo: Nardin gondoliere del molo ,campione del remo e capostipite di una famiglia di gondolieri. Un figlio di Lupo è “Forcae” un altro “Suca”. Ultimo erede è Roberto attuale gondoliere del molo figlio di “suca”.

Gigante (o Super D’Este):Giampaolo D’Este campione del remo dal fisico mastodontico.

Magna e Dormi: per la sua indole a non fare mai niente…fa traghetto a san tomà e monta in barca sempre 5 minuti dopo l’ora prestabilita e smonta 5 minuti prima della fine del suo turno..in poche parole l’unica cosa che adora fare è mangiare e dormire

Agonia: (deceduto anni orsono) stazio di p.le Roma e amico di magna e dormi, chiamato così per la sua lentezza nel vogare e di rimanere indietro nelle serenate.

Aquila: quasi cieco ma comunque abilissimo nel lavoro

No me fido: quando faceva il “fiosso” a san Tomà e gli chiedevano di spostare una gondola, per evitare di far danni, la sua risposta era sempre: no me fido!

Squalo: ganzer di san tomà chiamato squalo perchè per scommessa un giorno affermò di essere uno squalo data la sua bravura nel nuoto..dopo essersi buttato in acqua per dimostrare la paventata bravura viene recuperato dai gondolieri un attimo prima di affogare

Dentin: si dice che abbia piu di 100 denti in bocca

Capa eonga: a causa della forma dei suoi (pochi) denti simili a cape onghe!

Meteora: inarrestabile!sempre che parla e sempre in movimento

El Panda: omone da quintale e simile a un panda grazie anche al ciuffo bianco tra i suoi capelli nerissimi (Ora lo chiamano Kung Fu Panda come dall’omonimo cartone animato)

Cin Cin: perchè fa cin cin con chiunque gli capiti a tiro ed è sempre allegro e sorridente!!

El Maestro: vera istituzione nel mondo dei gondolieri…un uomo mille perchè. Le leggende sulle sue imprese si rincorrono!artista della penna a biro: disegna con due mani panorami veneziani ai turisti di passaggio in traghetto. Disegna su tela armato di penna a biro soggetti di ogni tipo con uno stile unico!perdi qualcosa in acqua?chiama il maestro che armato di maschera e pinne si getta in acqua e e recupera oggetti minuscoli in luoghi impensabili!ogni mattina va a peoci e li mangia crudi (tutto anticorpi dice lui)..inconfondibile per la sua voce rauca conquistata a son di pacchetti di sigarette!sempre con la battuta pronta personaggio unico ed inimitabile in poche parole EL MAESTRO come ricamato su tutte le sue camicie alla marinera.

Vusavè: famoso perché diceva di sapere bene il francese.

El pipi: è il soprannome di Benito Fasan…era grande e grosso che nessuno poteva scherzare tanto con lui…in pratica “el pipi” stava a significare che “aveva cogl…”

Sgrissoi: in italiano “digrignare i denti, era un gondoliere senza denti vicino alla stazione ferroviaria.

Gigio sete: Luigi 7. Perché ogni tanto faceva paura qualcuno urlando “Bu bu settete!”

Leon/Leonsin: al tragheto de Santa Sofia ghe gera, molti ani fa, do gondolieri: pare e fio. El pare gaveva el soranome de “Leon” e el fio “Leonsin” parché el viso gera simie a queo dei leoni.

Mc Callan: come il whisky invecchiato 8 anni perchè quando lavorava a San Tomà ci metteva molto tempo a fare manovre e quindi 8 anni come il whisky!

Bambin/Bimbo: aveva la faccia molto giovane, quasi da bambino.
Belfagor: gondoliere molto brutto (Belfagor era il nome del “brutto e cattivo” di una serie di film alla tv degli anni ’70).

Carciofo: era un gondoliere del traghetto di Santa Sofia. di nome faceva “Pilla Enrico” e lo chiamavano “Carciofo” perché una volta aveva trovato un carciofo in acqua. Lo prese e lo mise al posto dei soliti fiori, da lì l’ha sempre tenuto…
Una volta si recò in Comune per rinnovare la carta d’identità. Era talmente abituato essere chiamato “carciofo” che quando dovette porre la firma sotto la fotografia si firmò così: “Pilla Carciofo” con grande stupore dell’impiegato comunale.

Mama so beautiful: gondoliere particolarmente brutto

Yeti: figlio di Stelvio chiamato così x la sua corporatura e il modo di fare: è grosso e urla spesso. Dallo stazio di bacino orseolo si sente il suo classico urlo scherzoso: AAAAHHH!!!! Esso viene talvolta ripetuto dal piccolo (di statura) commerciante che esce dal negozio vicino.

Nettuno: perché grande e grosso come…un Dio.

Maradona: perché è uguale al vero Maradona

Berto stress perché è noioso e ha sempre ragione quindi stressa

Fioco (primo): gondoliere padre in pensione.Fioco (secondo), gondoliere figlio in attività.
il figlio del Fioco secondo, da due anni gondoliere, sicuramente si chiamerà Fioco terzo.
Saccagna: per il suo continuo e innocente sbattere le estremità della sua gondola addosso a ponti, rii stretti e barche.Forse per qualche ombreta in più anche se non era un bevitore accanito.

Eavatrice (lavatrice): soprannome di gondoliere che come secondo lavoro ripara elettrodomestici quali ad esempio lavatrici.

Aciaio (acciaio): soprannome di una dinastia di gondolieri che per la loro costanza e instancabilità nel lavoro erano definiti tali.

Pan duro: spilorcio

Cana: piuttosto alto ma magro

Magnamosche (o magnamussati): per l’abitudine di tenere la bocca aperta

Ciano detto “testa da Nogara”: perchè essendo riccio di capelli, la
testa sembrava un noce.

Mota: perché ha la testa che assomiglia al famoso panettone.

Pastasuta: per quantità di pasta ingerita proporzionata alla sua mole.

Aquainboca :per plateale caduta in acqua con ribaltamento della gondola il primo giorno di lavoro.

WWW.SENOCETI.IT: per la continua divulgazione dei suoi problemi alle ginocchia (senoceti= piccole ginocchia).

Hulk: perché grande e grosso.

Zana bianca: per la lunghezza dei suoi denti.

Sege: per le sue folte sopracciglia.

Mortadea coe sate: evidentemente trattasi di gondoliere un po’ cicciottello.

Puffo: piccolino.

Il guerriero o warrior: perchè l’unico campione di wrestling veneziano.

El Polpa: vista la sua magrezza.

Manovra: perché quando manovra la sua gondola nei rii riesce sempre a bloccare tutti.

Bisato frito: poiché era il suo piatto preferito.

Oslo: ha la moglie norvegese e abitato molti anni in quella città.

Osleto: perché figlio di Oslo.

Ripuin: ripuin è il colore nero della gondola…e lui aveva i capelli neri e lucidi come i nero della gondola…

Bombasina: perché grasso.

Pasta e fasioi. Eravamo nel primo dopoguerra e c’era la fame. I gondolieri erano poveri. Il cliente più prezioso risultava essere l’americano. Un giorno dall’hotel Bauer una coppia di americani anziani visibilmente benestanti ordina un giro in gondola. Arriva lui. Subito si da da fare perché spera in una bella mancia. Arriva la fine del giro e lo pagano lautamente. Ringrazia. Nel pulire la gondola ha un sobbalzo: trova un taccuino gonfio di dollari…quello dell’americano. Rosso in viso non sa cosa fare. Sta scaldando nel frattempo in gondola un pentolone di pasta e fagioli e, mescolando mescolando, sente avvicinarsi l’americano di prima…capisce tutto…i soldi erano tantissimi…prende il taccuino, lo nasconde dentro la pentola di fagioli. L’americano domanda del taccuino, lui dice che non sa niente e che può pure controllare in gondola. Prende la pentola, la porta nella riva e lascia fare all’americano che non trova logicamente niente.

Niagara: poiché è caduto in acqua dalla sua gondola 3 volte in un sol giorno.

Ascaro: perché è un “grezzo”, un “barbaro”…

Magnanasi: poiché in una lite ha morsicato il naso all’avversario.

Bagoina (in veneziano significa bastone da passeggio): perché alto e magro.

Cavichi: per la sua muscolatura paragonabile al famoso pugile degli anni passati (cavicchi per l’appunto)

Principe: per il suo comportamento “da principe”

Tormento: noioso

Spinoso: per la sua peluria

Oto-Oto: perché ogni giorno quando tornava a casa gli chiedevano “Armando cosa ti ha ciapa ancuo?” Rispondeva sempre “oto oto”…non era balbuziente ma parlava in modo frettoloso.

Pevare: (pepe)

Bulgaro: perché ha il “muso lungo come i bulgari”

Moro: per il colore olivastro della pelle

Brassi curti: per, ironia della sorte, le sue braccia lunghe…

Franco saiser….(merda in tedesco): per la quantità di aria che emetteva dal suo didietro. Adesso è in pensione e, dicono, è molto peggiorato.

Acua de rose: nome ereditato dal padre come si usa fare quasi sempre quando si tratta di gondolieri. E, tale padre, tale figlio quando si trattava di emettere aria “fiapa e spussoeosa”.

Re mida: dal suo modo di vestirsi, Sempre impeccabile.

Smile: ride e sorride sempre.

Marmoeàda (Marmolada): di cognome fa Stelvio…

Gràmoe: In dialetto mascelle. Dal modo in cui mangia muovendo vistosamente le gràmoe.

Girasole: 1,94 di altezza.

Campagna: Perché abita a Spinea.

Bombo: nel senso che quando suda…suda. Bombo in veneziano significa bagnato.

Ciuci: succhia (il vino).

Magna e dormi: n.c.

Barbie: ha gli occhi azzurri come la famosa bambola.

Turco: fuma molto.

Padre Pio: cordiale e buono con tutti.

Petesini (piccolo petto, torace): gondoliere di molti anni fa a San Tomà. Piccolo di statura ma molto tarchiato sul torace.

El limba (l’imbalsamà): ovverosia lo sbadato. Rompe le paline, perde i cellulari in acqua.

Sete crepe: per le rughe pronunciate del viso.

Mitraglia: per il suo modo di parlare simile all’arma.

Caneòn: come molti gondolieri, il nome è tramandato dal padre.

Camomìa (camomilla): per il suo modo di comportarsi. Moooolto calmo.

Moviòea (moviola): per i suoi movimenti estremamente lenti.

Bùcoi (boccoli): ex folta capigliatura riccioluta.

Cocodé: una volta al Casinò quando puntava diceva sempre così (…).

El bagnin: per le sue numerose cadute in acqua.

Peneo (pennello): per il suo modo di pettinarsi specialmente col gel.

Cartoìna (cartolina): per la sua esile struttura fisica.

Paìna (palina= palo per legare la gondola): vedi sopra.

El cinese: per la forma degli occhi quasi orientale. Quando ride non si vedono più.

Ea Clerici (personaggio televisivo famosa per la sua trasmissione di cucina): per la sua passione nel preparare ottime pietanze.

Sguasseto (famosa pietanza tradizionale veneziana): perché è il figlio della famosa Marisa nota a tutti i veneziani perché ristoratrice a Cannarregio. E’ lei che prepara i ricchi piatti tipici di una cucina tradizionale destinata (?) a scomparire.

Matematica: molto probabilmente per la sua scarsa abilità nel fare i conti.

Abissi: per la sua sfrenata passione per la subacquea.

El bianco: per il colore della sua pelle. Anche d’estate.

Fiaca (fiacca): per il suo modo di prendersela. Sempre con calma.

L’onorevole: ha tentato a tutti i modi di avere qualche posto di prestigio nella categoria.

No me fido: soprannome che parla da solo.

Peo (pelo): abbondante nella peluria.

El carabinier: per il suo modo di pensare e di comportarsi.

Paste e fasiòi (pasta e fagioli): piatto tipico mangiato spesso e volentieri dall’ononimo.

Ea mumia: per la sua particolare espressione.

Bombo. Nel senso che quando suda…suda. Bombo in veneziano significa bagnato.

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