203 navi da crociera in Europa inquinano 20 volte più di tutte le automobili

Cittadini per l’aria è un nome di un’associazione di cittadini che lavora per condividere dati e informazioni, promuovere strategie e soluzioni e molto altro per difendere il diritto di respirare aria pulita.
In questo caso hanno diffuso un grafico della Transport & Environment riguardante i porti più inquinati da ossidi di zolfo in Europa.
203 navi da crociera nel 2017 emettono circa 20 volte più ossidi di zolfo (SOx) dei 260 milioni di automobili circolanti nell’UE. Sempre secondo il rapporto, Costa Crociere e MSC Crociere sono le compagnie che emettono la maggior quantità di inquinanti nei mari dell’Unione. Italia e Spagna le più inquinate mentre Venezia ha il triste primato di essere il terzo porto più inquinato d’Europa e primo, ovviamente, in Italia.

Ma allora, eliminiamo le navi da crociera? E i posti di lavoro? Non contiamo adesso le navi da trasporto, eliminiamo anche quelle? E le automobili? E le fabbriche?

LINK: Cittadini per l’aria
LINK: Transport & Enviromital

APPROFONDIMENTO: Ossidi di zolfo (SOx)

​La sigla (SOx) individua, similmente a quanto sopra, la famiglia degli ossidi di zolfo.

SO2 gas: anidride solforosa, detta anche biossido di zolfo, è un gas incolore, irritante, non infiammabile, molto solubile in acqua e dall’odore pungente; essendo più pesante dell’aria tende a depositarsi in strati nelle zone più basse. E’ uno degli inquinanti più diffusi ed è tra i più aggressivi e pericolosi. Tipicamente è emesso da sorgenti antropogeniche: deriva dall’ossidazione dello zolfo nei processi di ossidazione termica dei combustibili che contengono questo elemento sia come impurezza (combustibili fossili) sia come costituente fondamentale.
SOx
SO3 gas: anidride solforica o triossido di zolfo – inquinante aeriforme derivante dall’ossidazione della precedente anidride solforosa che, reagendo con l’acqua (sia in fase liquida che in fase vapore), origina acido solforico.Quest’ultimo è in gran parte responsabile del fenomeno delle piogge acide. Dato che il suo precesso di formazione è molto lento e che la sua reattività all’acqua molto elevata, la concentrazione del triossido di zolfo solitamente varia fra l’1 e il 5% della concentrazione del biossido di zolfo .
In genere gli ossidi di zolfo sono presenti in maggiore concentrazione quando vengono utilizzati combustibili quali carbone, lignite o altri combustibili fossili, ma possono derivare anche da cicli industriali chimici specifici.

La combustione di biomassa legnosa, sotto l’aspetto degli inquinanti gassosi, è relativamente innocua. È comunque importante tenere in considerazione l’emissione di gas acidi che usualmente hanno concentrazioni limitate, ma possono variare in modo consistente a seconda dell’effettivo tipo di biomassa in utilizzo.

Da Venezia Today un pezzo di una articolo invece dice così:
“Le analisi sono quelle dell’Arpav, che ha raccolto i dati delle emissioni sia del traffico turistico, che del trasporto merci. Secondo il Porto, che programma le sue attività in base a questi dati, fin dalle prime rilevazioni pubblicate a settembre 2013 è emerso che il traffico portuale pesa in termini di polveri sottili (PM 2,5) per il 2% circa sulle emissioni complessive respirate in città nel periodo invernale e per l’8% nel periodo estivo. Le compagnie armatrici da anni operanti nel settore della crocieristica a Venezia si impegnano volontariamente a utilizzare carburanti con contenuto di zolfo inferiore allo 0,1% in massa, precista l’autorità portuale. Dal 2019 tale autolimitazione si estende anche ai rimorchiatori. Arpav ha riportato ufficialmente che il cambio di carburante ha consentito una riduzione del 46% delle polveri sottili dell’intero comparto crocieristico. Dati verificati dalla capitaneria di porto.”

A CHI CREDIAMO?

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